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Didascalicon

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E-editing

Una buona interfaccia si costruisce su contenuti strutturati

Separare il contenuto dalla sua visualizzazione

Per poter rappresentare adeguatamente un testo è necessario poter disporre del contenuto separatamente dalla forma grafica, individuando e marcando gli elementi significativi che lo compongono.

 

Un testo può essere scomposto e marcato con attributi che afferiscono alla tipologia dei contenuti: argomentazione, definizione, citazione, formula... e alla struttura del testo: titoli, paragrafi, sottoparagrafi, didascalie, tabelle, punti elenco, figure... etc.

 

 

Grazie a questa marcatura sarà possibile applicare allo stesso contenuto attributi visivi di volta in volta differenti, a seconda dei tempi, dei target e dei supporti. La marcatura o tag deve essere di tipo semantico, ossia deve rispondere alla domanda “che cos'è?” (risposta: “una definizione”) e non alla domanda sul suo aspetto “com’è?” (risposta: “è un grassetto”). Quest'ultimo aspetto è una variabile che dipende dal progetto grafico, mentre il tag è una costante del testo che trascende qualsiasi forma grafica rendendo il contenuto disponibile a molteplici e diverse visualizzazioni. La marcatura permette così di:

  • riutilizzare il testo in altri contesti (riedizioni, varianti editoriali);
  • trasformarlo automaticamente per i diversi dispositivi (mobile, browsers, tablet) o per l'accessibilità ai disabili.
  • condividere i dati e permettere la collaborazione e la lavorazione simultanea.

La separazione tra il testo e gli aspetti di presentazione, con marcatura degli elementi e strutturazione gerarchica, viene attuata in vari modi. Il più diffuso è tramite il linguaggio XML.

 

Separare i contenuti in unità minime

In un progetto vanno individuati quegli elementi strutturali (paragrafi, sezioni, sottoparagrafi) che sono in grado di esistere indipendentemente dal contesto corrente, cioè le unità minime dotate di senso (UMI). Lo sono certamente le immagini, spesso le tabelle, i capitoli, i paragrafi e talvolta i sottoparagrafi. Ognuna di queste unità sarà dotata di un identificativo univoco, che le permetterà di essere individuata, archiviata, ritrovata, riutilizzata, tradotta, collegata.

Condividere i contenuti

I contenuti marcati e identificati sono ora in grado di essere distribuiti su più progetti, pubblicati, riutilizzati, aggiornati. Possono essere messi a disposizione del pubblico per essere ricombinati, arricchiti, commentati. Possono diventare risorse per percorsi nuovi, esercizi, didascalie, nuove esperienze didattiche.

E-editing con BEdita: una piattaforma per l’editing digitale

BEdita è un sistema integrato di gestione di contenuti (CMS: Content Managment System) dedicato a facilitare il lavoro editoriale. Con BEdita si possono scrivere o introdurre i contenuti (testi, immagini, animazioni, video, suoni), è possibile fare l’editing dei testi, esportare dei file XML destinati a diversi media. BEdita è modulare, e ogni modulo ha una specifica funzione basata sul consueto lavoro editoriale. Tutti i moduli dialogano tra loro.

Ellen Lupton, Jennifer Cole Philips

Ellen Lupton, Jennifer Cole Philips

Immagine tratta da Graphic design the new basics, New York, 2008.
canto VI png

canto VI png

Impaginato del Canto VI della Divina Commedia di Dante Alighieri con note, parafrasi, commenti, testi critici. Dante Alighieri, Commedia, a cura di R. Bruscagli e G. Giudizi, Zanichelli, Bologna, 2011.
Testo senza formattazione

Testo senza formattazione

Testo senza alcuna formattazione del Canto VI della Divina Commedia di Dante Alighieri con note, parafrasi, commenti, testi critici. Dante Alighieri, Commedia, a cura di R. Bruscagli e G. Giudizi, Zanichelli, Bologna, 2011.
taggatura.png

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Un esempio di "taggatura" di un testo.